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LA NOSTRA SCUOLA COMPIE CINQUANT'ANNI

Sono passati ben cinquantanni,da quando il 18 maggio 1964,il sindaco A Menna inviava all'allora preside Prof Nicola Lillo,la delibera approvata dal consiglio comunale d'intitolazione della nostra scuola al venerato nome del defunto Arcivescovo Primate,S.E.Mons.Nicola Monterisi.
Ma perchè la scelta del sindaco è ricaduta proprio su di lui?
Chi era Monsignor Monterisi e  che cosa ha fatto per la città di Salerno?Scopriamolo insieme,

                                                




 Nicola Monterisi nacque a Barletta il 21 maggio 1867. Frequentò il Ginnasio presso il Seminario Interdiocesano di Bisceglie (1881-1886) e il liceo presso il Seminario Vaticano (1886-1889). Negli anni 1889-1893 fu alunno dell’Almo collegio Capranica, studiando Filosofia e Teologia allaGregoriana. Si laureò in teologia dogmatica alla Gregoriana, in DirittoCanonico all’Apollinare e in Lettere presso la Regia Università di Roma. La sua tesi fu “Leggenda e realtà intorno a san Ruggero, Vescovo di Canne e Patrono di Barletta”.
Fu ordinato sacerdote il 15 agosto 1893. Tornato nella sua diocesi di Barletta insegnò Teologia nei seminari di BariTrani e Bisceglie fino al 1908.
Fu attento alle esigenze sociali dell'epoca, facendosi promotore per l'impegno del laicato nella Chiesa e nel mondo. Fu tra i fondatori del “Circolo Leone XIII”, che riuniva i giovani cattolici in contrapposizione ai gruppi politici anticlericali del territorio. Nel 1902 fondò il periodico cittadino “Il Buon Senso”.
Negli anni in cui fu parroco a Barletta (1908-1913) si distinse non solo per il ministero sacerdotale, ma anche per l'impegno civile: nel 1910, mentre nella città infieriva il colera, don Nicola Monterisi si offrì come cappellano del Lazzaretto, restando in quel luogo per un lungo lasso di tempo nonostante il rischio di essere contagiato, dando esempio di attenzione sociale.
Papa San Pio X, con bolla del 22 agosto 1913, lo elesse vescovo di Monopoli; fu consacrato il 7 settembre 1913 dal cardinal Antonio Vico.
Il 15 dicembre 1919 fu promosso arcivescovo di Chieti.
Il 5 ottobre 1929 fu traslato nella sede primaziale di Salerno.

                                                        SALERNO E IL SUO PASTORE

Nel trentennio del suo episcopato si mostrò uomo di grandi vedute e capacità organizzative, contribuendo ad un’opera capillare di moralizzazione e di evangelizzazione. Contribuì a colmare in campo formativo le lacune di una popolazione proveniente da un passato difficile. Si adoperò per far sorgere nuove parrocchie, case religiose maschili e femminili.
I suoi interventi ebbero eco in Italia e all’estero. La sua famosa lettera pastorale del 1917: “Nella guerra attuale benediciamo il Signore”, fu apprezzata da papa Benedetto XV ed ebbe 10 edizioni in Italia, 2 in Francia e una negli Stati Uniti.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale non volle abbandonare mai la città di Salerno, neanche sotto i bombardamenti, e costrinse il suo clero diocesano a fare altrettanto. Si oppose alle truppe del Comando Alleato che volevano requisire il Seminario Regionale. Per questo motivo il capo del Governo Italiano, Pietro Badoglio, mise in dubbio l’amor patrio di mons. Monterisi. L’arcivescovo non esitò a rispondergli: “Non permetto che si metta in discussione la mia italianità; mi sento e sono più italiano del maresciallo Badoglio. Quando il popolo è rimasto solo e stremato dalle sofferenze della guerra io, vecchio di 76 anni, col mio clero sono rimasto al mio posto a conforto e sollievo della popolazione, mentre il maresciallo Badoglio è scappato a Pescara!”.
Visse poveramente a favore della sua popolazione, disponendo che quanto vi era nel palazzo episcopale fosse a favore della mensa arcivescovile; il 19 marzo 1944 decise di entrare nella “Casa S. Giuseppe”, ricovero degli anziani di Salerno, con le parole: “per un Vescovo è grande onore morire in mezzo ai poveri!”.
Morì il 30 marzo 1944. Sulla tomba volle vi fosse scritto: "Non mi giovarono in morte tre mitrie e due pallii, ma la divina speranza che avendo il mio Salvatore preso sopra di sé i miei peccati, mi risusciterà seco nell’ultimo giorno".
A Salerno gli è stata dedicata la scuola media "N. Monterisi" in memoria del suo costante operato la per la città.
Papa Giovanni Paolo II, nella sua visita pastorale a Salerno (26 maggio 1985), così ebbe a dire nel suo discorso ai sacerdoti: "Esprimo un riconoscente pensiero per tutta l’opera, la laboriosità e il governo dei grandi e illustri vescovi che si sono succeduti su questa cattedra episcopale. In particolare, per i tempi a noi più vicini, come non ricordare a comune gaudio ed edificazione il nome di Monsignor Nicola Monterisi, che si prodigò per elevare il tono della vita del popolo e fu pioniere della ancora aperta e complessa questione meridionale? Egli incise in modo determinante nella tensione pastorale dei sacerdoti, infondendo nei loro cuori un vero zelo per la catechesi, l’amministrazione dei sacramenti, l’apostolato dei laici e per l’assistenza ai poveri"
                                                                                                              Da Biografia di Mons.Monterisi
                                                                                                                           (Sara Santoro)

                                                    LE NOSTRE CONSIDERAZIONI 

La nostra scuola rende giusto omaggio all'arcivescovo Nicola Monterisi nel cinquantenario dalla sua intitolazione e nel settantenario della sua morte.Un uomo di cultura,intelligente ed altruista,che ha dato tutto,compreso se stesso, ai poveri istruendoli e curandoli con amore e dedizione.
Ha dedicato la sua intera esistenza al sostegno degli ultimi scegliendo anche di morire in mezzo a loro.Considero quest'uomo un grande idolo da cui trarre insegnamenti profondi ,in una società  come la nostra dove lo spirito cristiano sta scomparendo e la carità è solo un gesto da esibire.
                                                                                          (Simona Bonito)



Nel 1929 Nicola Monterisi arrivò da vescovo a Salerno,era un uomo di grande spiritualità e capacità organizzative,fece sorgere parrocchie,case religiose maschili e femminili.
E' stato un uomo molto coraggioso,non cedette al regime fascista e quando scoppiò la seconda guerra mondiale,non abbandonò Salerno,ma rimase a portare conforto alla popolazione,restandogli accanto fino alla fine dei suoi giorni.Morì il 30 Marzo 1944.Nel 1945,papa Giovanni Paolo II,durante una sua visita nella nostra città,lo ricordò nel suo discorso.
                                                                                            (Luca Scalese)


                                                       MONSIGNOR NICOLA MONTERISI

Monsignor Nicola Monterisi
regalava molti sorrisi
dava sostegno a tutti i poveri
nelle chiese e nei ricoveri.
E' rimasto a Salerno durante il bombardamento
quando quì c'era tanto tormento.
Ha fatto molto per ogni persona
sia cattiva che buona.
Sin da Barletta,luogo dove  è nato
ha cominciato il suo apostolato.
Durante il colera
ha lavorato da mane a sera
Durante l'alluvione
ha accolto molte persone
Durante il terremoto
si è messo subito in moto.
Alla fine morì in mezzo alle persone che aveva curato
e che per molto tempo lo avevano amato
Nicola Monterisi era grande assai
ed ha risolto molti dei nostri guai.
Un sacerdote di tanti  anni fa
ha avuto un'idea che il comune approverà
"Con il suo nome questa scuola chiamiamo
a testimonianza di quanto l'ammiriamo"
Ora siam qui insieme a lei a ricordare 
le qualità di un uomo da imitare!
                                          (Sara Santoro)







SETTANT'ANNI FA    "SALERNO"
  
   CAPITALE D'ITALIA      
                                
                                 1944-2014




.SETTEMBRE 1943-1944
SECONDA GUERRA MONDIALE
LO SBARCO DEGLI ALLEATI A SALERNO











"OPERAZIONE AVALANCHE"









Nel settembre del 1943,durante la seconda guerra mondiale,la città di Salerno(e la costa del suo golfo fino ad Agropoli)fu teatro del cosidetto Sbarco di Salerno ovvero dell'operazione Avalanche:con questa operazione gli Alleati accedevano alla costa tirrenica della penisola italiana ed aprivano la strada per avanzare verso Roma.
Nel periodo che seguì lo sbarco(specificamente dal Febbraio 1944)la città ospitò i primi governi dell'Italia post fascista e la famiglia reale divenendo di fatto Capitale d'Italia fino a dopo la liberazione di Roma(inizio Agosto 1944).In questo frangente si ebbe la cosidetta svolta di Salerno,con cui gli antifascisti,la monarchia e Badoglio trovarono un compromesso per un governo di unità nazionale.
Notizie storiche::All'inizio del 1944 la città di Salerno fu scelta per ospitare i primi governi del dopofascismo dall'11 Febbraio al 15 Luglio 1944 Salerno fu Capitale d'Italia
A Salerno la Presidenza del Consiglio,il Ministero dell'Interno ed il Ministero dell'Educazione Nazionale furono ospitati nel palazzo Comunale,mentre il Ministero dei Lavori Pubbici e quello dell'Agricoltura e Foreste andarono nel Palazzo Natella del centro storico,che ospitava anche gli uffici del collegamento con il Ministero della Marina e con quello della Guerra(rimasti a Brindisi in Puglia)il Ministero di Grazia e Giustizia fu ospitato nel Tribunale cittadino;il Sootosegretariato delle Poste e Telegrafi fu al Palazzo delle Poste;il Ministero degli Esteri al Palazzo Barone,il Ministero delle Finanze presso l'edificio delle Corporazioni;il Miniostero dell'Industria e Commercio era invece sistemato a Vietri sul mare nelle scuole elementari locali.
L'11 Febbraio del 1944 si trasferì a Salerno il primo governo di Pietro Badoglio,a cui parteciparono due ministri salernitani Giovanni Cuomo all'educazione nazionale e Raffaele Guariglia agli esteri.Nell'Aprile successivo fu creato il governo Badoglio ii.Il 27 Aprile 1944 si riunì il primo Consiglio dei ministri del governo di unità nazionale dopo la caduta di Benito Mussolini e del fascismo,primo passo verso la restaurazione della democrazia in Italia.
Il ministro Cuomo,durante il governo Badoglio II,ottenne la creazione del" Magistero"di Salerno con sede a Palazzo Pinto nell'antica via dei Mercanti.In questa forma si concretizzo la rinascita degli studi universitari a  Salerno.,dopo che sciolta  le Scuola Medica Salernitana,nel periodo napoleonico anche l'ultimo scampolo di università salernitana era stato abolito dal ministro Francesco de Sanctis subito dopo l'unità d'Italia.Cuomo infatti riuscì a fare aprire a Salerno una facoltà di Magistero,difendendola dai tentativi di soppressione.Tale facoltà,in seguito a lui dedicata,è diventato il nucleo costitutivo della risorta università di Salerno.
Ivanoe Bonomi,divenuto presidente del consiglio il 18 giugno 1944,sostitui Pietro Badoglio e realizzò con Togliatti la svolta di Salerno.
La nascita della Costituzione della Repubblica italiana avvenne nella Gazzetta ufficiale dell'8 Luglio 1944,lìultima del governo Bonomi II a Salerno,e forse non è azzardato ritenere che la Carta Costituzionale sia stata proprio concepita a Salerno nel Salone dei Marmi il 22 Giugno del 1944,nella prima seduta del governo Bonomi e di cui facevano parte tra gli altri,Benedetto Croce,Carlo Sforza,Giuseppe Saragat,Alcide de Gasperi e Palmiro Togliatti,quando all'unanimità fu deciso il percorso della Costituente.
Il 4 giugno 1944 Roma fu liberata dai tedeschi,ma il governo continuò a riunirsi a Salerno fino a metà Agosto1944,quando effettivamente si trasferì a Roma,
In questi quasi sei mesi di Salerno capitale,il re Vittorio Emanuele III alloggio a Villa Guariglia una villa gentilizia a Raito.Alfonso Menna che fu sindaco di Salerno negli anni 50,era solito dire che l'idea di costruire il lungomare di Salerno era venuta anche dal re d'talia
 
                                                      CONSIDERAZIONI PERSONALI.

Salerno fu capitale per 5 mesi quando gli americani ( cioè gli alleati ) sbarcarono sulle nostre coste e questo diede a Salerno un enorme spessore perchè divenne capitale. in esso ci furono tre governi che in questi 5 mesi guidarono il regno del sud.
io sono molto fiero della mia città perchè permise all'Italia di riprendersi la propia dignità che si era persa per colpa di Mussolini . gli Americani ci aiutarono molto e per questo ne sarò eternamente grato perchè hanno salvato la nostra amata nazione.
poi l'Italia per nostra fortuna fu salvata e liberata dai tedeschi e la capitale tornò a Roma ma io non dimenticherò mai quello che Salerno ha fatto per noi e per la nostra salvezza anche se è stata capitale per un breve periodo.
                                                                                                           ( Alessandro Zito )


           

                     QUEST'ANNO LA PRIMAVERA ENTRA IL 20
                                                                   MARZO



Può essere il 19,il 20,21 Marzo e quest'anno per la settima volta consecutiva sarà il 20 Marzo.E non è un errore. L'Equinozio di Primavera, infatti contrariamente a quello che abbiamo imparato da piccoli e da quando stabilito inizialmente dal Concilio di Nicea nel 335 d.c. e poi confermato nel 1582 da papa Gregorio XIII,non cade necessariamente il 2I marzo.
Con il termine equinozio,ci si dovrebbe riferire non a un giorno,ma a un istante,quello in cui il Sole attraversa,passando dall'emisfero australe a quello boreale in marzo e viceversa  in settembre durante l'equinozio d'autunno,l'orizzonte celeste e tocca il cosidetto punto vernale,ovvero l'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste,questo istante nel 2014 cade in Italia alle ore 17,15  del 20 Marzo.


                                     
  PERCHE' IL 1°APRILE E' IL GIORNO DEGLI SCHERZI?

 Il primo aprile è famoso per il “pesce d'aprile”, un giorno dedicato agli scherzi diffuso in tutto il mondo e con una storia molto antica. Sono varie le possibili origini del “pesce d’aprile”, una delle quali è legata all’equinozio di primavera (il 21 marzo) che prima dell’adozione del calendario gregoriano veniva considerato (in Italia e in India) il primo giorno dell’anno in cui si festeggiava l’arrivo della bella stagione e la fine dell’inverno (festeggiato dal 25 marzo al primo di aprile).
Papa Gregorio XIII cambiò il giorno di Capodanno al primo gennaio e in seguito a ciò in Francia iniziò la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza il primo di aprile, l’usanza venne chiamata “poisson d’Avril”, appunto “pesce d’aprile”.
Il nome inglese “april fool’s day” potrebbe avere origine dalla “festa dei folli” ispirata ai saturnalia che si festeggiavano nell’antica Roma a fine dicembre in onore del dio Saturno, giorni in cui gli schiavi diventavano uomini liberi e venivano addirittura serviti dai propri padroni.
Sull’origine del nome “pesce d’aprile” è diffusa la credenza sulla similarità tra la facilità di prendere un pesce e la facilità con cui si crede alle bugie e agli scherzi, oltre alla tradizione francese di attaccare pesci di carta sulla schiena tra compagni di scuola.
In Scozia il “pesce d’aprile” dura addirittura due giorni e viene chiamato “Gawker day” (giorno degli sciocchi) o “Taily day”(giorno delle natiche), ovvero il giorno in cui bisogna stare attenti a quello che accade alle proprie spalle.

Bandiera del Vaticano


                                           27 APRILE 2014

CANONIZZAZIONE DEI DUE PAPI:GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II


GIOVANNI XXIII-Angelo Giuseppe Roncalli(Sotto il Monte 25 Novembre 1881-Città del Vaticano 3 Giugno 1963),261°pontefice.Di famiglia contadina bergamasca,ordinato sacerdote nel 1904,visitatore apostolico in Bulgaria,poi trasferito alla delegazione di Turchia e Grecia.Nel 1944 è Nunzio Apostolico a Parigi,quindi patriarca di Venezia nel 1953,vescovo dal 1825,cardinale dal 1953.Eletto successore di Pio xii il 28 ottobre 1958.E' il primo papa che si sceglie anche il numero oltre al nome.Giovanni XIII,infatti,fu un antipapa morto nel 1419 e lui scegliendo quel numero,lo disconosce.Beatificato il 3 Settembre 2000.Perchè è importante il" papa buono"è stato il papa della pace,dell'innovazione e del coraggio.Dai microfoni di radio vaticana lancia un appello che riporta l'equilibrio nella crisi tra Cuba e USA nel 1962.Aveva già consegnato il ,messaggio agli ambasciatori americano e sovietico nella Santa Sede.I missili si fermano..L'enciclica "Pacem in terris"del 1963 è il primo passo verso la fine della guerra fredda.Nello stesso tempo riceve Nada,figlia del capo del governo sovietico Nikita Kruscev.Un percorso iniziato nel 1934 quando è delegato apostolico in Turchia e in Grecia e salva circa 24.000 ebrei soprattutto bambini,anche grazie all'amicizia con Franz von Papen,ex cancelliere del Raich e ambasciatore della Germania che lo aiutò.Il futuro papa testimonierà al processo di Norimberga a favore di Von Papen che venne così condannato ai lavori forzati anzichè alla pena di morte.Per le encicliche,la testimonianza e l'impegno,il papa riceve il premio Balzan per la pace.Convoca il Concilio VaticanoII,più di 1200 giornalisti accreditati e 2700 partecipanti.Una vera e propria rivoluzione nella chiesa.Il concilio emana il documento nostra aetate che apre una nuova fase nei rapporti interreligiosi.La frase Discorso a braccio del papa in visita ai carcerati di Regina Coeli il 26 Dicembre 1958."Sono venuto qui,ho messo i miei occhi nei vostri occhi,ho messo il mio cuore vicino al vostro cuore,questo incontro resterà profondo nella mia anima."


GIOVANNI PAOLO II-Karol Joseph Wojtyla (Wadowice 18 Maggio 1920-Città del Vaticano 2 Aprile 2005 )264°pontefice.Figlio di un sottufficiale dell'esercito,orfano di madre in giovane età.Ordinato sacerdote nel iì1946 dopo aver frequentato il seminario clandestino di Cracovia(dove diventa anche attore)quando abbandona l'università Jagellonica per l'arrivo dei nazisti.Per evitare la deportazione fu anche operaio.Vescovo dal 1958,cardinale dal 1967.Eletto successore di Giovanni Paolo I il 16 Ottobre 1978,primo papa straniero dopo 450 anni,proclama più di 400 santi e 1300 beati.Tra i suoi libri anche testi di poesia.Beatificato il I° Maggio 2009.Perchè è importante il papa dei record,delle innovazioni,dei giovani.Tra i tanti numeri,dopo mille anni è il primo papa ad essere beatificato dal successore,Benedetto VI°.Il suo  è uno dei pontificati più lunghi della storia,convoca migliaia di giovani in giro per il mondo con le giornate mondiali della Gioventù.Dialoga con i regimi.Incontra il dittatore cileno Pinochet.Rompe gli schemi,il giorno dopo le elezioni esce e si reca al Policlinico Gemelli per salutare un amico vescovo malato.Durante la messa d'insediamento scende verso la gente sul sagrato di San Pietro.Da allora non si contano quanti tipi di gesti.Parla direttamente con i i giornalisti,a chi gli si avvicinava.Pratica sport, in incognita le prime escursioni in montagna.Un carisma raro nel saper intessere legami e sviluppare gioia,nel creare svolte epocali.Anche grazie a lui cade il muro di Berlino nel 1989.la Cortina di ferro non esiste più.Amico di madre Teresa come di Sandro Pertini.Chiede perdono per gli errori della Chiesa.Nel 1986 convoca ad Assisi i rappresentanti di ogni religione per la prima giornata di preghiera per la pace:50 rappresentanti per le Chiese cristiane e 60 per le altre religioni mondiali.La frase al Giubileo dei Giovani il 15 e il 18 Agosto 2000 a Roma:"Sono lieto di vedervi così numerosi.Grazie per aver collaborato perchè ragazzi di altri Paesi abbiano potuto prendere parte a questo incontro.Questa confusione Roma non la dimenticherà mai".

                                                            (Sara Santoro)


San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II



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