I NONNI,UN BENE PREZIOSO!
PROGETTO 2013/2014
Il nostro progetto, ”I nonni, un bene prezioso”, nasce con lo scopo di
avvicinare sempre di più le due
generazioni perché crediamo e ne siamo certi che questo connubio rappresenti il
punto da cui partire per la rivalutazione di quei sentimenti legati al mondo
dei valori, che nella nostra società, pare non riescano più a trovare la loro
giusta collocazione
Il
nostro percorso didattico ,si è sviluppato in due fasi,durante la prima, diverse
coppie di nonni ci hanno fatto visita, intrattenendosi con noi,rispondendo ad
alcune domande e raccontandoci di loro,
della loro infanzia, dei loro giochi, delle loro amicizie.Qualche nonna ci ha
emozionato parlandoci del rapporto con i genitori e della forma di
rispetto,quasi riverenziale che si aveva per loro.
.Qualche altra ci ha parlato dei momenti critici legati al periodo della
guerra.Alcuni nonni ci hanno raccontato di quanto fosse difficile frequentare
la scuola,se si era costretti a lavorare fino a sera per aiutare i genitori nel
lavoro dei campi. Ma tutti,
raccontandosi, ci hanno trasmesso la
consapevolezza delle loro radici e della loro memoria,il valore della
tradizione,lo spirito di sacrificio e l’amore incondizionato per i propri
affetti.
Per questo e per tanti altri motivi,in queste pagina,noi ci sentiamo di
dire grazie ai nostri nonni che oltre ad impreziosire la nostra infanzia,con la
loro saggezza e con la loro pazienza continuano incessantemente ad
impartire regole di convivenza
indispensabili per una crescita sana ed
equilibrata.
Sabato 30 Novembre sono venuti a trovarci in classe i nonni di Alessandro: Sabatino e Maria;
loro ci hanno detto molte cose, per esempio: diversamente da oggi, se venivano sgridati, i genitori non li difendevano.Spesso giocavano per strada e costruivano loro stessi i giocattoli. I ragazzi si divertivano a giocare con i bottoni,che staccavano dalle loro giacche, fino a rimanerne senza ,oppure si divertivano a far rotolare i cerchi di legno lungo le strade del paese.Le ragazze invece giocavano con le bambole e facevano lunghe passeggiate. Sabatino e Maria si sono conosciuti grazie alla sorella di lui che abitava vicino casa di Maria.
Durante le feste di paese si incontravano spesso, fino a quando si sono fidanzati.
Nel loro racconto ci hanno detto che tutti gli amici erano uguali e che non esisteva l' amico del cuore.
Ascoltarli per me è stata una bella esperienza, che mi ha fatto apprezzare molto di più tutto quello che ho.
(Luca Scalese)
La storia inedita che seguirà è stata scritta, completamente in rima, nell'ora di scrittura creativa ed è stata rappresentata da tutti noi,con grande successo, durante la manifestazione dedicata ai nonni.
L'IMPORTANZA DEL RUOLO DEI NONNI
Scenografia;tavolo, sedia, tappeto
Personaggi:Voce narrante,nonni,Tonino,Tommasino,bambini,maestra
Voce narrante : Oggi voglio raccontarvi una storia,una storia d'amore,ma anche di grande amicizia,di fiducia e comprensione,ma anche di crescita e maturazione....
Questa del piccolo Tonino,è la storia
e ve la racconto affinchè la sua memoria
possa cambiare il vostro modo di fare
e il ruolo dei nonni farvi riconsiderare.
E si la storia del piccolo Tonino,
ma anche del suo amato nonno Tommasino
che per il nipote stravedeva assai
e sempre era pronto a tirarlo fuori dai guai.
Sin da piccino Tonino con i nonni è cresciuto
perchè dei genitori erano corsi in aiuto
la mamma e il papà lavorare dovevano
e molto tempo per Tonino non avevano.
così il piccolo ogni dì dai nonni portavano
e loro per tutti i giorni a lui badavano.
Poi Tonino iniziò ad andare a scuola
ma la mamma come sempre,non poteva seguirlo da sola.
Un giorno il nonno,di ritorno dalla passeggiata,
assistette a questa sceneggiata!
Tonino.(appoggiato al tavolo piange):Sigh.Sigh.
Nonno Tommasino(preoccupato gli mette una mano sulla spalla).Nipotino mio,perchè piangi?
Tonino::(singhiozzando)Caro nonno,quello che studio non lo ricordo mai!Come posso fare?
Nonno T.(accarezzandolo).non ti preoccupare,ti aiuto io(poi esce
(rivolto agli amici nonni),Ragazzi!Aiutatemi ad aiutare il mio nipotino!
Nonni.(in coro): D'accordo!Ti aiuteremo!
Nonno T.e i nonni (rivolti a Tommasino):Mio caro nipotino,
c'era una volta un bimbo di nome Gigino.
Lui studiava, studiava,sempre s'impegnava,
però,purtroppo,niente ricordava
perciò era sempre triste e spesso piangeva.
Nessuno sapeva quando smettere poteva.
Un dì,il nonno gli raccontò del riassunto,
mentre bevevano del latte appena munto.
Gigino capì che con questo metodo
avrebbe appreso le lezioni in modo più rapido.
Se questo metodo lo userai anche tu
come Gigino brutti voti non prenderai più.
Nonno T.(rivolto a Tonino):Hai capito ora?
Tonino(sorridendo):Sì grazie nonno!Ma potresti darmi un esempio pratico?
Voce Narrante :Il nonno allora si sedette con Tonino alla scrivania del bambino.Tonino doveva
studiare l'Odissea,che certamente è un capolavoro,ma ricca di avvenimenti e di personaggi,difficili da ricordare tutti.Nonno e nipote cominciarono a leggere il libro e per farglielo ricoradare meglio,il nonno lo aiutò a scriverlo in rima.
Ora Tonino ricordava gli avvenimenti e i personaggi più importanti e quando andò a scuola,fece un figurone
Ora Tonino ricordava gli avvenimenti e i personaggi più importanti e quando andò a scuola,fece un figurone
E per farglielo ricordare meglio a scriverlo in rimaOra Tonino ricordava gli eventi e i personaggi più importanti e quando andò a scuola fece un figurone.
Maestra(guardandolo da sopra gli occhiali):Allora Tonino sentiamo,vuoi parlarmi di Ulisse?
Voce narrante: e Tonino che fino ad allora aveva avuto difficoltà nell'esposizione,lasciò tutti a bocca ........ aperta.
Tonino(sicuro Ulisse è un grande eroe greco del mondo antico:
astuto,sagace,intelligente....Chi non lo avrebbe voluto come amico?
La guerra di Troia sembrava non finire mai
così lui ideò uno stratagemma furbo davvero assai:
un grosso cavallo fece costruire
da cui i guerrieri greci nottetempo,sarebbero potuti uscire
una volta che i Troiani ingenui e stolti
avendo visto partire la flotta dai loro spalti,
l'avrebbero trasportato dentro le mura
senza più timori senza più alcuna paura.
A causa di questo stratagemma,
Troia bruciò di una grande fiamma.
Ulisse a quel punto poteva tornare
alla sua Itaca,solcando il mare.
Ma con l'ira degli Dei,non aveva fatto i conti
e per la sua genialata,fu costretto a viaggiare per mari e monti.
Tante peripezie fu costretto ad affrontare
e per dieci anni a casa non potè tornare.
Superò tempeste,naufragi,trasformazioni e rapimenti,
incontrò ninfe,maghe,sirene e visse nei tormenti;
nella grotta di Polifemo quasi ci rimise la pelle!
salvo poi fuggire,gabbandolo a crepapelle.
Alla fine a casa riuscì a tornare
ed il suo trono rivendicare
e insieme a Penelope governò
finchè un 'altra avventura per sempre li separò
Voce narrante: Dopo la scuola,Tonino corre subito dal nonno Tommasino
Tonino (entusiasta):Ho preso 10!
Nonno T: Bene,ma adesso potresti aiutare tu,me?I miei amici nonni si sentono tanto soli perchè sono trascurati dai loro nipotini.
Tonino: Non ti preoccupare nonno.Tu mi hai sempre aiutato e ora tocca a me:ci penso io,fidati!
(Il giorno dopo a scuola)
Tonino. Amici,perchè non andate mai dai nonni?Se avete bisogno di aiuto,chiedete a loro,che vi amano e sono sempre disponibili ad aiutarvi.
Bambini(sghignazzando):i nonni sono troppo vecchi1
Tonino. Ah, si!? Adesso vi faccio vedere io!(tira il testo dell'Odissea e lo fa vedere ai bambini)Guardate.prima che il nonno mi aiutasse,prendevo sempre 5 o giù di li e per prendere 6 ci voleva la mano di Dio.Invece ora sono andato benissimo ed ho preso 10.
Il nonno ha avuto fiducia in me e mi ha sostenuto perchè mi vuole e mi ha voluto sempre bene.Non sottovalutate l'amore dcei nonni,e nemmeno quello che possono fare per voi.Sono davvero una forza della natura,anche se non sono più giovani,ma proprio per questo,hanno tanta pazienza,e anche tanta esperienza e ci possono insegnare tante cose.
Bambini(prima si guardano l'un l'altro annuendo poi si rivolgono a Tonino):Hai proprio ragione sai
Il nonno ha avuto fiducia in me e mi ha sostenuto perchè mi vuole e mi ha voluto sempre bene.Non sottovalutate l'amore dcei nonni,e nemmeno quello che possono fare per voi.Sono davvero una forza della natura,anche se non sono più giovani,ma proprio per questo,hanno tanta pazienza,e anche tanta esperienza e ci possono insegnare tante cose.
Bambini(prima si guardano l'un l'altro annuendo poi si rivolgono a Tonino):Hai proprio ragione sai
Corriamo dai nostri nonni ad abbracciarli perchè anche noi vogliamo loro tanto bene.
Nonni:(rivolti a Tonino).Grazie mille!Ora siamo davvero felici
(Tonino e Tommasino si strizzano l'occhio in maniera complice)
(Tutti gli alunni )
UNA GIORNATA CON I NONNI
Quest'anno la professoressa Pastena ci ha proposto un progetto che ha come protagonisti i nonni. La professoressa ci ha detto che questo progetto serve a farci apprezzare meglio i valori di un tempo. In questo progetto i nonni parlano del loro passato,come era la scuola al loro tempo,giochi e l'educazione.I primi nonni che abbiamo accolto sono stati quelli di Luca Scalese,Anna e Ugo,due simpatici vecchietti che hanno risposto,con pazienza,alle nostre domande.Avevamo incaricato un ragazzo,di nome Luca Lepore,di riprendere la scena,ma all'improvviso la sua videocamera ha finito la memoria e lui ha smesso di riprendere senza dirci niente. Quando ce ne siamo accorti ci siamo arrabbiati molto:poteva almeno dircelo! Però,alcuni di noi,con il permesso della professoressa,hanno continuato a riprendere con i loro cellulari.Intanto i nonni continuavo a raccontare e noi li ascoltavamo come se fossero un monarca e la sua consorte.Abbiamo fatto domande sull'amicizia,sulla scuola,sui giochi,sull'educazione e sul corteggiamento.I nonni avevano molti giochi divertenti,semplici e salutari.La scuola era divisa tra maschi e femmine che non si incontravano quasi mai e alla sera si vedevano per fare lunghe passeggiate.Si aveva molto rispetto per i genitori e per gli adulti e l'educazione era molto rigida.La TV aveva un solo canale ed era molto costosa.Alla sera i ragazzi si riunivano nelle case dei vicini che avevano la fortuna di averla e tutti insieme guardavano il festival di Sanremo..Infine qualche compagno ha letto il suo lavoro,poi tutti noi a bbiamo salutao questa prima coppia di nonni con un applauso, organizzando il prossimo incontro con altriUNA GIORNATA CON I NONNI
(Alessia Scannapieco,Simona Bonito,Sara Santoro,Anna Bacco .
.
Il mio nonno peperino!
raccontami di quando eri piccino!
"Quando ero piccino
ero un bambino,come te,un po' peperino.
Giocavo con gli altri bimbi in cortile
e qualche volta anche nel fienile:
correre,saltare,rincorrersi e giocare;
di guai,poi,ne combinavo un mare.
A scuola andavo tutte le mattine
e alle superiori corteggiavo le signorine
che mi sembravan belle come farfalline.
Allora ho conosciuto la tua amatissima nonnina,
me ne sono innamorato quando era solo una ragazzina.
Insieme quel che ora il tuo papà abbiamo avuto
e con tanto amore lo abbiamo cresciuto.
Ora lui con la tua mamma lui si è sposato
e hanno avuto te,nipotino mio adorato,
che come un raggio di sole nella mia vita sei entrato
e tanta felicità senza saperlo mi hai donato."
Grazie nonno,grazie assai
di avermi raccontato le tue gioie ed i tuoi guai;
quel che hai detto terrò nel cuore
e sii sempre certo del mio amore.
e sii sempre certo del mio amore.
IL NONNO CHE RACCONTA
C'era una volta in un mondo sommerso,
un bambino che gli amici aveva perso,
per riacquistare il loro valore,
doveva trattarli con tanto amore.
All'improvviso in una sera bella,
comparve nel cielo una grande stella,
che gli indicò cosa fare
se gli amici voleva trovare.
Dopo una settimana,nel paese laggiù,
non c'era un amico,ma molti di più
e quell'aiuto che la stella gli aveva dato
con tutto il suo cuore l'aveva rinraziato,
e quella stella che in cielo stava,
era un nonno che ogni bimbo aiutava.
(Luigi Farina)
una grande gioia mi da il vostro buonumore.
In ogni momento mi siete stati accanto
sia nell'allegria che nel pianto.
Con la vostra saggezza
mi aiutate a capire la vita
e vorrei che questa bella favola
fosse infinita.
Cari nonni vi voglio fare
un milione di ringraziamenti
perchè in ogni momento siete presenti
(Luca Scalese)
LA SCUOLA AL TEMPO DEI NONNI
Quando i nostri nonni erano bambini andavano a scuola a piedi anche se la scuola era
molto distante dalla casa.Molti , per non rovinare le scarpe, le tenevano in mano e se le infilavano
prima di entrare nel portone. In inverno chi arrivava prima degli altri accendeva la stufa a legna .
A turno portavano pezzi di legna per poi riscaldarsi.
Le classi erano numerose , di soli maschi , di sole femmine oppure miste.In campagna c ' erano
le pluriclassi,cioè in una stessa aula c'erano bambini di prima, seconda e terza ... le maestre o i maestri erano severissimi,sempre con il righello sulle mani.
Per punizione gli insegnanti facevano inginocchiare bambini cattivi dietro la lavagna con i chicchi
di granoturco sotto le ginocchia . Tutte le mattine la maestra faceva l' ispezione di pulizia agli alunni:
osservavano le unghie, le orecchie, il collo... e se erano sporchi erano guai!!!
Prima di iniziare la lezione si recitava la preghiera guardando il crocifisso , che si trovava sempre in alto dietro alla cattedra .
Quando entrava il Direttore o l' insegnante, tutti gli alunni si alzavano in piedi e dicevano: - Buongiorno!- I nostri nonni avevano poche cose nella cartella fatta di pezza o di cartone : un quaderno un libro ,un astuccio di legno con la matita , la gomma ,il cannello con il pennino e un boccetta d'inchiostro .
Per scrivere usavano il cannello con il pennino: lo intingevano nell' inchiostro che tenevano nel calamaio,infilato all' apposito buco nel banco.I banchi erano robusti, di legna, a due posti, con il sedile e il piano d' appoggio era inclinato per favorire una corretta posizione della colonna vertebrale.
la scuola durava fino alle ore 13:00, poi si tornava a casa, sempre a piedi naturalmente.
Nel pomeriggio si dovevano eseguire i compiti per il giorno seguente, ma prima si dovevano aiutare i genitori nei lavori della campagna , in casa , si dovevano guardare i fratelli più piccoli...
Spesse volte ci si riduceva a fare i compiti a notte , alla fioca luce del lume a petrolio, bisognava stare molto attenti a non far cadere le macchie d ' inchiostro sul quaderno!!
( Emilio Menna,Alessandro Zito)
I GIOCHI DI UN TEMPO
Tanti anni fa i bambini ,come ci raccontano i nostri nonni giocavano usando molto piu' di noi la fantasia.
Infatti allora non esisteva il negozio di giocattoli , quindi i bambini per poter giocare costruivano da soli i giocattoli ,oppure con l' aiuto dei genitori.
Bastavano pochi attrezzi e poco materiale:il mattarello,i chiodi,il seghetto,lo scalpello,le forbici, il legno, le rotelle , la stoppa,la stoffa, la segatura ed altro.
"U' castiell"
Con alcune noccioline si formavano diversi mucchietti chiamati castelli , ognuno dei giocatori si sceglieva una nocciolina,"o pallone", da una distanza stabilita , miravano ai mucchietti. l' abilita' consisteva nell' abbattere il maggior numero di mucchietti di noccioline che venivano date come premio al vincitore
"A fussett"
un altro gioco che si faceva cio' la fossetta , che si faceva nel terreno e dentro la quale si doveva fare andare la nocciola da una certa distanza .
"A campana"
Corrisponde all' odierna gioco della settimana .
questo gioco , svolto all' aperto, consentiva nell' tracciare a terra con mezzi di fortuna alcuni rettangoli che venivano numerati e poi si gettava nel riquadro numero uno un pezzo di pietra detta "a postora" .
I giocatori, saltellando con un solo piede dovevano spingerla fino all' ultima casella senza perdere l' equilibrio , pena la squalifica, invece chi riusciva a fare andare la nocciola nella fossetta in un colpo solo.
(Rosaria Menna)
LE RICETTE DELLA NONNA
GLI ''STRUFFOLI''
Ingredienti:
5 uova
5 cucchiai d' olio
1 pizzico di sale
100gr di zucchero
6 cucchiai di vino bianco
1 bustina di vaniglia
1 cucchiaino di lievito
Procedimento:
In un contenitore inserire 5 uova e 5 cucchiai d' olio 1 pizzico di sale poi 100gr di zucchero e mescolare per poi inserire 6 cucchiai di vino bianco, 1 bustina di vaniglia e un cucchiaino di
lievito, mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo tagliare a pezzetti e, friggere.
(Alessandro Zito)
CHIACCHIERE DI CARNEVALE
Ingredienti:
600gr di farina
4 uova
6 cucchiai d' olio di oliva
6 cucchiai di vino bianco
100gr di zucchero
1 buccia di limone bianco
Procedimento:
In un contenitore unire uova, farina e vino bianco con zucchero e olio mescolare il tutto fino al raggiungimento di un impasto omogeneo. farlo riposare in frigo mezz' ora poi stendere la pasta im modo da ottenere la forma voluta e poi friggere.
(Alessandro Zito)
TORTA DI MELE
Ingredienti:
4 uova
200gr di zucchero
300gr di farina
200 gr di burro
1 bustina di lievito
4 o 5 mele sbucciate a fette da caramellare nello zucchero
Forno 180 gradi per mezz'ora
Procedimento:
In un contenitore inserire uova e zucchero mescolare bene e poi unire burro e lievito, sbattere il tutto per poi unire la farina, e sbucciare e tagliare a fette le mele ed inserirle nell' impasto e infornare. (Alessandro Zito)
.
( Emilio Menna,Alessandro Zito)
I GIOCHI DI UN TEMPO
Tanti anni fa i bambini ,come ci raccontano i nostri nonni giocavano usando molto piu' di noi la fantasia.
Infatti allora non esisteva il negozio di giocattoli , quindi i bambini per poter giocare costruivano da soli i giocattoli ,oppure con l' aiuto dei genitori.
Bastavano pochi attrezzi e poco materiale:il mattarello,i chiodi,il seghetto,lo scalpello,le forbici, il legno, le rotelle , la stoppa,la stoffa, la segatura ed altro.
"U' castiell"
Con alcune noccioline si formavano diversi mucchietti chiamati castelli , ognuno dei giocatori si sceglieva una nocciolina,"o pallone", da una distanza stabilita , miravano ai mucchietti. l' abilita' consisteva nell' abbattere il maggior numero di mucchietti di noccioline che venivano date come premio al vincitore
"A fussett"
un altro gioco che si faceva cio' la fossetta , che si faceva nel terreno e dentro la quale si doveva fare andare la nocciola da una certa distanza .
"A campana"
Corrisponde all' odierna gioco della settimana .
questo gioco , svolto all' aperto, consentiva nell' tracciare a terra con mezzi di fortuna alcuni rettangoli che venivano numerati e poi si gettava nel riquadro numero uno un pezzo di pietra detta "a postora" .
I giocatori, saltellando con un solo piede dovevano spingerla fino all' ultima casella senza perdere l' equilibrio , pena la squalifica, invece chi riusciva a fare andare la nocciola nella fossetta in un colpo solo.
(Rosaria Menna)
LE RICETTE DELLA NONNA
GLI ''STRUFFOLI''
Ingredienti:
5 uova
5 cucchiai d' olio
1 pizzico di sale
100gr di zucchero
6 cucchiai di vino bianco
1 bustina di vaniglia
1 cucchiaino di lievito
Procedimento:
In un contenitore inserire 5 uova e 5 cucchiai d' olio 1 pizzico di sale poi 100gr di zucchero e mescolare per poi inserire 6 cucchiai di vino bianco, 1 bustina di vaniglia e un cucchiaino di
lievito, mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo tagliare a pezzetti e, friggere.
(Alessandro Zito)
CHIACCHIERE DI CARNEVALE
Ingredienti:
600gr di farina
4 uova
6 cucchiai d' olio di oliva
6 cucchiai di vino bianco
100gr di zucchero
1 buccia di limone bianco
Procedimento:
In un contenitore unire uova, farina e vino bianco con zucchero e olio mescolare il tutto fino al raggiungimento di un impasto omogeneo. farlo riposare in frigo mezz' ora poi stendere la pasta im modo da ottenere la forma voluta e poi friggere.
(Alessandro Zito)
TORTA DI MELE
Ingredienti:
4 uova
200gr di zucchero
300gr di farina
200 gr di burro
1 bustina di lievito
4 o 5 mele sbucciate a fette da caramellare nello zucchero
Forno 180 gradi per mezz'ora
Procedimento:
In un contenitore inserire uova e zucchero mescolare bene e poi unire burro e lievito, sbattere il tutto per poi unire la farina, e sbucciare e tagliare a fette le mele ed inserirle nell' impasto e infornare. (Alessandro Zito)
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